UN GIORNO NELLA VITA DEI VENDICATORI
di FABIO VOLINO

 

Un appartamento di Manhattan.

Suona la sveglia, costantemente, insistentemente. Dopo qualche secondo la donna allunga la sua mano e la spegne. "Ti prego, solo altri cinque minuti" mormora ad un invisibile interlocutore. La sveglia gliene concede solo due prima di trillare ancora.
La donna stavolta si arrende. Con lentezza si alza, si stropiccia gli occhi e nota l' ora su un orologio digitale: 00.03. Beh, l'ha voluto lei in fondo. Oggi può essere una giornata importante, se riesce a saperla gestire. Ma prima… occorre rendersi presentabili. Scende dal letto, recandosi verso la confinante stanza da bagno. Cammina in un' oscurità che ha imparato a conoscere come le sue tasche. Lungo il tragitto si toglie la camicetta, gettandola sulle coperte disfatte. Una breve, ma confortante sensazione di freddo la assale all' altezza del petto. Mentre oltrepassa la soglia del bagno, lascia scivolare a terra le sue mutandine, allontanandole con un calcio che ha un che di seducente. Nuda, accende la luce e si avvicina ai sanitari: doccia o bagno? Atroce dilemma. Ha tutto il tempo del mondo, vada per il bagno. Apre i rubinetti, che iniziano a rilasciare acqua tiepida, come piace a lei, a cui aggiunge un' abbondante dose di bagnoschiuma. Mentre la vasca si riempie, osserva la sua figura in uno specchio: istintivamente si afferra un seno. Claire, una sua collega, le ha consigliato di "rifarsi le tette, tesoro, solo in minima misura, ti porta grandi benefici. Sei un po' troppo piatta, così vedrai che farai un figurone". No, decide infine: sta bene così com'è. Si trova a suo agio col proprio corpo.
Chiude i rubinetti ed entra in acqua, adagiandosi con lentezza sul fondo della vasca quasi a voler assaporare ogni singolo istante. Eccola qui, Megan McLaren, affermata giornalista della rete televisiva WJBP. La perfetta donna in carriera alla Bridget Jones: trentenne, apprezzata dai suoi colleghi di lavoro, piena di professionalità. E nessun uomo con cui condividere dei momenti di felicità. A volte la sera piange, nel capire a fondo quanto grande sia la sua solitudine. Una solitudine che diventa ancora più grande quando, dopo una frenetica giornata di lavoro, torna nel suo desolato, solitario appartamento. Col frigo pieno di cibi precotti. Nel lavoro Megan seppellisce tutte le sue frustrazioni, come molte donne nella sua condizione: ma non è sufficiente. Con una spugna, fa sì che il bagnoschiuma tocchi ogni parte del suo corpo, come se volesse cancellare qualche oscuro segreto. Poi adagia la testa sul marmo della vasca, prende un profondo respiro e sprofonda nell'acqua: passa un minuto, prima che riemerga ed assapori nuovamente l' aria. Lascia passare qualche altro istante, poi ripercorre il medesimo iter. Ancora il bagnoschiuma lungo tutto il suo corpo, infine si rialza, afferra un asciugamano e lo avvolge attorno a sé. Poi prende un altro piccolo asciugamano, con il quale copre la sua testa. 00.30. Grandioso, ha ancora tutto il tempo di finire di prepararsi.
Apre un armadietto. "Dunque" pensa "Uso il metodo rapido e doloroso o quello lento ma indolore? Vada per il secondo". Stende una gamba, appoggiandola contro il bordo della vasca, vi sparge sopra della crema e con un rasoio inizia a depilarsi. Metodicamente, lo stesso metodo che applica a tutto ciò che compie nella sua vita. Ripete lo stesso processo anche con l' altra gamba, poi prende una confezione di smalto con la quale si pittura le unghie dei piedi e delle mani. Dunque si asciuga la pelle e la testa con gli asciugamani che vengono infine rimessi al loro posto e, nuda come era entrata, Megan McLaren esce dal bagno. 00.46.
Di nuovo in camera, stavolta accende la luce. Questo non per un malcelato desiderio di esibizionismo, ma per il fatto che l' unica finestra di questa stanza non affaccia su alcun edificio. Ed in ogni caso ha in questo momento le persiane abbassate. La donna si avvicina ad un ampio armadio: lo spalanca ed apre un cassetto interno, dentro il quale vi sono alcuni indumenti intimi. Dopo qualche secondo, decide per un classico completo di pizzo bianco. Reggiseno e slip si adattano perfettamente alla sua figura: come dice la pubblicità, è un peccato coprirli. La sua attenzione si rivolge perciò agli abiti. "Devo scegliere il migliore, mai come oggi il mio aspetto avrà la sua importanza. Dunque, questo no, questo neanche… ecco, sì, il tailleur blu. Mi è costato una fortuna, spero faccia il suo dovere. Aggiungiamoci la camicetta bianca e le calze a rete ed il quadro è completo".
Come una modella, indossa i suoi abiti. Poi prende quelli usati e li mette nel cestello della lavatrice, che viene programmata. 00.58. Accende il cellulare, che subito inizia a squillare.
"Sì, Kenny?" esclama lei.
"Sei pronta, Megan?" chiede l' uomo "Sono qui sotto che ti aspetto".
"Dammi solo un paio di minuti".
Corre ancora in bagno, prende un rossetto dalla sua borsa e con esso dà una leggera passata sulle labbra. Poco, senza esagerare, non deve apparire come una prostituta. Infine esce dal suo appartamento ed in silenzio scende le scale ("Dannazione, quando si decideranno a riparare l' ascensore?" è il suo pensiero), giungendo infine all' esterno. La notte sembra più calda ed oscura del solito e la debole luce di un lampione le rimanda l' immagine di Kenny Lock, il suo più fidato collaboratore. Per il resto solo silenzio e desolazione.
"Eccolo qua, il mio cameraman e tecnico del suono preferito" lo saluta Megan adagiando un lieve bacio sulla guancia di lui.
"Forza, Woodward, dobbiamo partire". A volte la chiama col cognome del giornalista che diede vita allo scandalo Watergate: non sa se vederlo come un complimento o che altro.
"Tranquillo, i nostri ospiti sanno aspettare".
I due balzano a bordo della macchina e si dirigono verso la loro destinazione.
"Ti dispiace se metto un po' di musica, Kenny?".
"Dipende da che musica".
Senza ribattere, la donna estrae un cd e lo inserisce nell' autoradio. Subito risuonano le note di una celebre canzone. "I send a SOS to the world, I send a SOS to the world. I hope that someone gets my… message in the bottle".
"Ah, Megan, ma ascolti questa merda?" dice Kenny estraendo il cd "Lascia che ti faccia sentire io della vera musica".
"Non azzardarti più a definire merda i Police" lo fulmina con lo sguardo la donna.
Stavolta le note sono più dure, più sentite. E la voce che risuona è più cavernosa e demoniaca. "Sweet dreams are made of tears: who am I to disagree?".
Megan spegne subito l' autoradio:"Ti prego, risparmiami Marilyn Manson. La vita è già abbastanza dura così com'è".
"Sei una frigida, Woodward".
"No che non lo sono".
"Sì, invece".
"Ti dico di no".
"Ed allora dimostramelo!" esclama l' uomo prima di scoppiare a ridere. "Scusa, battuta pessima".
Anche Megan però si abbandona ad una risata:"Ne ho sentite di peggiori". Un tempo, Kenny le stava più vicino, a volte le si strusciava contro senza che lei desse peso alla cosa e cercava qualsiasi pretesto per toccarle una mano. Da tempo non è più così. Perché se ne sta accorgendo solo ora?
"Eccoci" afferma infine il cameraman.
Sono arrivati alla Quinta Avenue, davanti ad uno dei più celebri edifici della città: il Palazzo dei Vendicatori.
"Kenny, dimmi che hai portato un bel po' di nastro" dice Megan.
"Con tutte le cassette che ho potrei registrare cinquanta discorsi di Fidel Castro all' ONU" ribatte lui.
I due escono dall' automobile e la donna si piazza davanti al cancello, a parte loro non c'è nessun altro in giro.
"Allora, pronta?" la invita Kenny "3… 2… 1…". La luce della telecamera si accende.

1.44

"Salve, America. Qui è Megan McLaren per la WJBP. Come vedete siamo in piena notte, per un servizio unico nel suo genere. Passeremo una intera giornata a fianco dei Vendicatori, i cosiddetti Eroi più Potenti della Terra. Questo servizio è possibile grazie al recente accordo intercorso tra la nostra rete ed il gruppo, che ci concede l' esclusiva sulle loro attività. Ma ecco, vedo arrivare il nostro primo ospite, riprendi Kenny".
Il cancello viene aperto. "Prego" invita Visione "Entrare pure, potete parcheggiare l' auto all' interno. Abbiamo un ampio garage".
"Lo faremo" risponde Megan, che poi protende il microfono "Cosa si prova ad essere viceleader dei Vendicatori?".
"Non provo sensazioni particolari rispetto a questo fatto" ribatte Viz.
"Lei prova dei sentimenti? Sogna pecore elettriche?".
"È un piacere sapere che Philip Dick è uno dei suoi autori preferiti. No, io non sogno. Ma posso dirle di provare alcune sensazioni. L' amicizia, ad esempio: dopo tanto tempo accanto ai miei compagni non sono mai distaccato nei loro confronti".
"E… l' amore?".
"Quella è una faccenda più complicata. Ma prego, parcheggiate la vostra macchina".
Una volta messa l' auto all' interno, Megan e Kenny entrano nell' edificio.
"Ma voi siete sempre attivi?" chiede la giornalista.
"Il crimine non ha orari" risponde Visione "Occorre una vigilanza continua".
Il sintezoide porta i due ospiti del gruppo in sala riunioni, dove sono presenti l' Uomo Sabbia, il Fante di Cuori e Machine Man.
"Ma non dormite mai?" domanda Megan.
"In quanto esseri artificiali, io e Visione non abbiamo bisogno di riposare" ribatte X-51.
"La sabbia non va mai a dormire" afferma William Baker.
"Il Fluido Zero, l' energia di cui sono composto, mi ha privato della facoltà di sognare" conclude Jack Hart.
"C'è qualcun altro nelle vostre condizioni?".
"Beh, Jocasta in quanto intelligenza artificiale" dice Viz "Poi Wonder Man, composto anch'egli di energia, e Thunderstrike per la sua natura particolare. A proposito di quest'ultimo, non è presente oggi?".
"No. E non credo ci degnerà della sua presenza" afferma il Fante di Cuori.
"Ehi, bello" richiama la sua attenzione l' Uomo Sabbia "Io, te ed il robottino dobbiamo ancora concludere la nostra partita a poker. O preferisci forse affrontare Terrax?".
"Una ardua scelta" afferma l' eroe sedendosi.
"Non capisco perché siate voluti venire così presto" dice poi Viz "Sono appena le due di notte".
"Non si preoccupi, troveremo qualcosa da fare" ribatte Megan.

2.54

"Telespettatori, ci troviamo ora nella sala trofei del Palazzo, dove vengono celebrati i più grandi successi del gruppo. Si può trovare di tutto qui: quadri con le varie formazioni dei Vendicatori che si sono succedute nel corso degli anni e persino costumi di supercriminali. Vedo ad esempio quelli del Porcospino e di Oddball. Gli Eroi più Potenti della Terra portano infatti rispetto per quelle persone che, seppur abbiano avuto un comportamento criminale, dimostrino un codice d' onore e si redimano alla fine. Vedo persino un ritratto con la prima formazione dei Signori del Male: Heinrich Zemo, Melter, il primo Cavaliere Nero e l' Uomo Radioattivo. Ironico pensare che, a parte l' ultimo, tutti gli altri siano morti, vittime delle loro follie o di assassini seriali. Ecco anche una serie di costumi appartenuti ad eroi caduti sul campo: il primo Bucky, il leggendario sidekick di Capitan America; lo Spadaccino, un uomo dalla personalità ambigua che solo alla fine è riuscito a riscattarsi, anche se la causa della sua morte non è mai stata rivelata; Mimo, l' ex compagna di Occhio di Falco, anche di lei si ignora il destino finale; abbiamo poi Rita DeMara, la donna che ha adottato l' alias di Calabrone; vedo poi… un certo Gilgamesh, vi confesso che pur nella mia ampia conoscenza della storia dei Vendicatori questo nome mi è ignoto. Per molto tempo è circolata anche la voce della morte di Thunderstrike, ma la sua recente ricomparsa ha fatto ricredere tutti".
"Scusate se vi interrompo" interviene Visione entrando nella sala "Gradireste una tazza di caffè?".
Megan McLaren guarda Kenny Lock, che le fa un cenno d' assenso. "Sì, lo gradiremmo molto" risponde dunque la giornalista "Il vostro maggiordomo è già entrato in servizio?".
"No, lo farà solo tra alcune ore. Ma non significa che senza di lui siamo incapaci di agire".

3.28

"Mr. Baker, non si ritiene una persona privilegiata?".
"In che senso, scusi?".
"Beh, lei è stato un criminale".
"Come Occhio di Falco, lo Spadaccino, la Vedova Nera, Namor…".
"Ma lei è stato per lungo tempo un criminale: ha fatto parte dei Terribili Quattro, ha dato più volte filo da torcere all' Uomo Ragno, ai Fantastici Quattro e ad Hulk. Poi però aveva deciso di cambiare… fino a quando non è ritornato alla vita di prima".
"Per colpa di Wizard, che mi aveva fatto il lavaggio del cervello, vorrei ricordare".
"Ovviamente. Quello che voglio chiederle è… crede di essersi meritato tutta questa fiducia che i Vendicatori le hanno concesso?".
"Non ha importanza la fiducia che i Vendicatori mi danno. Quello che conta è ciò che faccio io ogni giorno da quando sono tornato in me ed ho ripudiato l' identità di Flint Marko: se alla fine della giornata sono soddisfatto di me, allora vuol dire che ne è valsa la pena".
"E quante volte lei si sente soddisfatto nell' arco di… diciamo un mese?".
"Meno di quanto vorrei".

4.12

"Visione, problemi" annuncia Jocasta.
"Che tipo di problemi?" chiede il sintezoide.
"I soliti".
"Ancora?" esclama il Fante di Cuori "Cos'è, il quarto questa settimana?".
"Il quinto" precisa Machine Man.
"Almeno io coi Terribili Quattro avevo più inventiva..." inizia l' Uomo Sabbia "Ehm, scusate".
"Cosa sta accadendo?" chiede Megan McLaren.
"Guardi da sé".
La donna nota che su uno degli schermi che affaccia all' esterno c'è un tizio rivestito di una strana armatura. Il sonoro arriva alla perfezione.
"Vendicatori!" grida costui "So che siete là dentro, venite fuori. Io, Wavesound, vi darò la più grande batosta della vostra esistenza!".
Il criminale parte all' attacco, ma prima ancora che arrivi al cancello va a cozzare contro un muro invisibile, sufficiente a metterlo ko.
"Meno resistente degli altri" fa notare Viz "Baker, vai a prelevarlo e poi portalo alle autorità competenti".
"Speriamo che il comune di New York non ci faccia un' altra multa per rumori molesti" dice Jack Hart "Mica è colpa nostra se al mondo esistono degli esagitati".
"Onestamente io non capisco ancora cosa voleva dimostrare" interviene Megan.
"Semplice" risponde Machine Man "Ogni tanto spunta fuori qualcuno che pensa:'Se batto i Vendicatori otterrò una grande reputazione nel mondo criminale'. Pensano di essere importanti, ma sono semplicemente dei perditempo".
"Wavesound" dice Jocasta "Che i suoi poteri avessero a che fare col suono?".
"Non credo lo sapremo mai" afferma Visione "Non una gran perdita".
"Spero di fare un bel montaggio" sussurra Kenny Lock a Megan "Già quello che ho registrato finora è favoloso".
"E mi sa che il bello deve ancora venire" dice la giornalista.

4.56

"Ci descriva la sua condizione, signora Jocasta".
"La mia condizione non prevede l' appellativo di signora. Sono un' intelligenza artificiale".
"Può specificare meglio per i nostri telespettatori?".
"Sono un entità che vive solo ed unicamente all' interno dei sistemi computerizzati del Palazzo dei Vendicatori e della REvolution".
"Un tempo però non era così".
"No, un tempo avevo un corpo. Mi mancano quei tempi".
"Dunque lei prova delle sensazioni".
"Solo gli oggetti inanimati non provano delle sensazioni".
"E qual è l' aspetto peggiore di questa sua condizione?":
"La noia. Io devo fare qualcosa, sempre, altrimenti è come se non esistessi. Eppure spesso non ho nessun compito tra le mie mani e mi ritrovo a fare giochini stupidi come i solitari, pur di sentirmi viva. Pur di passare in qualche modo il tempo".
"Oh, mi dispiace. Cosa dice a proposito delle voci che circolano circa una sua relazione con Machine Man?".
"C'è un' espressione gergale adatta per definirle: stronzate". Jocasta tiene molto alla sua privacy.
Megan sorride.
"Le andrebbe una partita a scacchi?" chiede l' intelligenza artificiale.

6.00

"Ecco, vedo un altro Vendicatore che si sta dirigendo verso la cucina, si tratta di Sersi. Andiamo ad intervistar…".
"No, lei no" interviene Visione.
"Ma perché? Esiste il diritto di cronaca" ribatte Megan McLaren.
"Non in questo caso. E se prova ad andare contro quanto da me detto, le toglieremo l' esclusiva".

6.20

"Visione, c'è qualcuno che accusa i Vendicatori di centralismo".
"Ovvero?".
"Che seppur affiliati all' ONU rimanete un gruppo WASP, come la vostra leader".
"Credo non siano adeguatamente informati dei fatti: tra le nostre fila abbiamo tre afroamericani". In realtà in totale sono cinque. "Una latinoamericana, una russa, due mutanti, un ibrido alieno, un atlantideo, due Eterni, un semidio, un kree, un' intelligenza artificiale, un robot ed un sintezoide. Di Wasp abbiamo solo la meravigliosa Jan".
"Il suo sguardo sembra illuminarsi quando parla di lei".
"Lei dice?".

7.00

"Gentili telespettatori, ecco che arriva quello che molti definiscono il vendicatore ad honorem per eccellenza: Edwin Jarvis, il maggiordomo del gruppo. Salve, Mr. Jarvis".
"Uh, buongiorno".
"Aspetti, non se ne vada così".
"Mi scusi, ma ho le mie faccende ad aspettarmi".
"Non ha alcun problema se la riprendiamo mentre è impegnato nei suoi compiti quotidiani?".
"No, credo di no".
Megan e Kenny seguono il fedele servitore in cucina, dove sono presenti dei quotidiani già comprati da Machine Man ad una vicina edicola. Ormai l' edicolante si è abituato alla sua presenza e fa sempre quattro chiacchiere. Jarvis prende un piccolo ferro da stiro.
"Cosa sta facendo?".
"Faccio sì che le pagine dei vari quotidiani siano facili da consultare e da voltare".
Un compito lento e meticoloso, che l' uomo sembra quasi svolgere con passione. Megan rimane incantata da quelli che sono semplici gesti e quasi non si accorge dello scorrere del tempo.
"Oh, sono le 7.30" nota ad un tratto Jarvis.
Mette i bricchi del caffè e del the sul fornello, poi inforna una torta. "Oggi colazione speciale per gli eroi".
"Una vera e propria Colazione dei Campioni".
"L' ho visto quel film, non mi è piaciuto troppo".
"Ma lei ha mai dei momenti liberi?".
"Quando i Vendicatori partono per una missione… per me è sempre un' incognita. Non devo pensare a loro, se no mi faccio cogliere dall' emozione. Non può immaginare l' angoscia che ho provato quando ho sentito della loro scomparsa dopo Onslaught, è stato come se il mondo intero mi fosse crollato addosso. Tutta la mia vita… svanita in un istante. Quando i Vendicatori sono in missione, mi occupo delle faccende di casa, ma spesso sono superflue. Ed è allora che ho dei momenti privati, in cui poter leggere dei libri, vedere dei film".
"E come sono questi momenti?".
"Mi sembra quasi di essere fuori dal mondo, mi aiutano a non pensare ai pericoli che sicuramente stanno correndo i Vendicatori".
"Lei ha una famiglia?".
"Certo, ma se non le dispiace sono molto riservato riguardo alla mia vita privata".
"Alla prossima domanda può non rispondere, se lo desidera: ripensa spesso all' assalto dei Signori del Male di Zemo? A quello che le fecero?".
"Non desidero rispondere a questa domanda".
"Allora mi permetta di mostrarle questo…".
La donna estrae una minicamera: vi inserisce una cassetta e preme il tasto PLAY. Appare l' immagine di Mr. Hyde, dal volto appare pesantemente sedato, lo sguardo è perso nel vuoto. "Mr. Jaaaarvissss, io… io… le chiedo scu… scusa per quello che le ho fatto. Domando il suo… perdono". La registrazione si interrompe.
"Cosa ne pensa?" chiede Megan.
Il fedele servitore scuote la testa:"Era chiaramente una dichiarazione estorta. Ignoro come sia riuscito a procurarsela, ma voi giornalisti avete tanti mezzi. Comunque io ho da tempo perdonato Calvin Zabo per quello che mi ha fatto: diversamente, non sarei riuscito ad andare avanti".
"E Zemo?".
"Helmut Zemo è ormai aldilà di ogni tipo di perdono. Oh, il the è pronto: ne volete una tazza?".

8.04

"Forza, gente, venite a salutare il vostro membro di contatto con l' ONU! Ehi, Everett Ross è qui, come mai nessuno viene ad accogliermi?".
"Salve, sono Megan McLaren".
"La giornalista più presenzialista dopo Trish Tilby? Ma come fate ad essere sempre in video, la date a qualcuno di potente?".
"Ehm, ci spieghi i suoi incarichi all' interno del gruppo dei Vendicatori".
"Baby, io sono l' elemento più importante. Senza di me il gruppo sarebbe finito da tempo. Ah, ricordo ancora il giorno in cui entrai qui: tappeti rossi vennero stesi di fronte al mio passaggio…".
"E…".
"E mi vennero resi i giusti onori. 'Certo, Mr. Ross'. 'Come dice lei, Mr. Ross'. Ho mille fidanzate, i supercriminali mi temono…".
"Però…".
"E quando c'è bisogno di un consiglio, i Vendicatori vengono da me. Io, il grande Everett Kenneth Ross, sempre pronto a gettarsi in battaglia, grande tuttologo, cuore impavido… Uh, signora giornalista? Dove è andata a cacciarsi?".
"Megan, questa parte la tagliamo, vero?" domanda Kenny Lock.
"Puoi scommetterci" risponde lei.

9.13

"Gentili telespettatori, ci stiamo precipitando sul luogo dove a quanto pare sta avvenendo uno scontro tra un Vendicatore ed un supercriminale. Secondo le nostre fonti, l' eroe coinvolto è Capitan America. Il nuovo Cap, che rapidamente ha preso nel cuore della gente il posto del suo predecessore. E lui non ha mai nascosto che, ai fini di questa sua popolarità, l' essere entrato nei Vendicatori ha molto giovato alla sua reputazione. Ma eccoci, siamo di fronte alla Venice Bank, vedo Capitan America e… sì, è Batroc il Saltatore, uno dei nemici storici del giustiziere a stelle e strisce".
"Mes amis, mi stavo proprio domandando quando saresti apparso" dice il criminale.
"Abbiamo rimandato questo scontro anche troppo a lungo, Batroc" ribatte Jeff Mace.
"Mi è giunta voce che tu sia riuscito a catturare Machete, il mio compare. Ti faccio i miei complimenti, non è un avversario semplice".
"Tu hai uno strano senso dell' onore, Saltatore".
Mentre l' eroe termina di pronunciare questa frase, Batroc compie un balzo verso di lui: all' ultimo momento Cap lo nota e prova ad evitarlo, ma non può impedire di essere colpito alla spalla sinistra. Dolorante, allenta la presa sul suo scudo e Batroc ne approfitta subito: glielo afferra e lo lancia via.
"Dovresti far rivedere quei magneti da Tony Stark, il vostro tombeur de femme" lo canzona il criminale.
Mace sferra un pugno al volto di Batroc, che però lo blocca con una sua mano. Ma con l' altro pugno l' eroe centra in pieno petto il criminale, che indietreggia. Cap lo incalza e, con un calcio volante, lo manda riverso al tappeto. Tenta poi di abbrancarlo, ma con una perfetta mossa Batroc poggia i piedi sul petto dell' eroe e lo rovescia all' indietro, contro un muro.
"Merde, meglio lasciar perdere" pensa il criminale, fuggendo di gran lena.
Cap si riprende e capisce subito che non ce la farà mai a riprenderlo. Almeno il bottino della rapina è salvo, ma è per lui una magra consolazione. "Dannazione!" esclama battendo il pugno al suolo.
"Capitan America, Capitan America".
"Signorina" interviene un poliziotto "Se ne vada, questa è la scena di un crimine".
"Toglimi le mani di dosso, brutto villano. Faccio solo il mio lavoro".
"La lasci stare" avanza Mace, che ha già ripreso il suo scudo "Le avverto che non è proprio il momento, miss McLaren. Le dichiarazioni tipo l'Aja le faccio una volta sola".
"Però sono stata io la prima giornalista ad intervistarla, anche se non mi ha detto molto".
"Sì, me lo ricordo bene: ero praticamente all' inizio della mia carriera di supereroe".
"Voglio farle solo un paio di domande, la prego. Cosa ha significato per lei entrare nei Vendicatori?".
"Diciamo che prima, quando affrontavo qualcuno, dicevano sempre:'Oh no, il nuovo Capitan America'. Adesso invece si limitano a dire:'Oh no, è Capitan America'. Insomma, ho avuto più visibilità ed ho potuto affermarmi di più come persona e supereroe. Da solo sarebbe stato più difficile".
"Tra i Vendicatori, c'è qualcuno che stima di più?".
"Occhio di Falco. Mi ha insegnato molte cose, gli sarò per sempre grato. È il mio migliore amico".
"E tra i nemici? C'è qualcuno che teme di più?".
"Non ho paura di nessuno".
"Può dirci qual è la natura del suo rapporto col precedente Capitan America?".
"Lei crede davvero che le risponderò?".
"Dovevo provarci" sorride la giornalista.

10.02

"In quanto sindaco di questa città, sono onorato di inaugurare il primo ritrovo giovanile che ospiterà sia ragazzi umani che mutanti. La cosa che più mi fa piacere è che è stata la cittadinanza stessa a volere questo tipo di struttura, segno dei tempi che cambiano. Tuttavia a tagliare il fatidico nastro voglio che siano le due persone presenti qui accanto a me: Scarlet e Quicksilver. Due Vendicatori, ma anche due mutanti. Due eroi che hanno dimostrato coi fatti che si può cambiare, se si ha il desiderio di farlo".
"È vero" avanza Pietro Maximoff, un po' a disagio nel parlare davanti a così tanta gente "Solo alcuni anni fa facevamo parte della Confraternita dei Mutanti Malvagi guidata da nostro padre. Però avete visto che persino Magneto è in grado di abbandonare i suoi metodi criminali, se adeguatamente esortato. Il nostro è stato un lungo cammino, che sarebbe stato molto più impervio se non fossimo entrati nei Vendicatori: ringrazio a tal proposito Capitan America per aver creduto in noi".
"Miss Maximoff, confido che quando avverrà il lieto evento della nascita del suo bambino vorrà di nuovo farci visita".
"Lo spero" dice lei "Sa, ultimamente inizio a sentire un forte peso… al petto".
Partono spontanee delle risate.
Quando Wanda e Pietro scendono dal palco, Megan McLaren è subito accanto a loro. "Scarlet, come procede la tua gravidanza?".
"Uh… Bene, molto bene".
"A che mese siamo?".
"Al quarto. Il mio profilo è ancora buono?".
"Sei un po' rotondetta, sorella, soprattutto… tu sai dove" sorride Quicksilver.
"Che scemo che sei" ribatte Scarlet tirandogli un buffetto al braccio.
"Tutti si chiedono come tu e Wonder Man siate riusciti a concepire vista la vostra… particolare natura".
"Tutti se lo chiedono e tutti continueranno a chiederselo".
"E con Visione? Come ha preso la cosa?".
"Chiedo scusa in anticipo per la retorica. Ma io e Viz siamo solo buoni amici".
Megan cambia bersaglio. "Quicksilver, dunque è vero che sei tornato tra i Vendicatori?".
"Sto valutando la cosa, ho anche altri impegni da portare avanti".
"Questo significa che hai troncato ogni rapporto con gli Inumani?".
"Certo che no. Anzi, ehi cameraman, vieni qui. Crystal, Luna, mi vedete? Lo so che è un comportamento un po' da fuori personaggio, ma volevo dirvi che vi voglio bene e che siete la mia vita".
"Pietro, sicuro di essere in te?" chiede Scarlet.

Attilan. Il giorno dopo.

"Guarda, mamma, quello è papà!".
"Sì, Luna, non trovi che sia un amore?".
"Un giorno mi spiegherai cosa ci trovi in lui, cugina" dice Medusa.

11.30

"Gentili telespettatori, siamo tornati al Palazzo dei Vendicatori. E lungo questo corridoio vedo arrivare uno dei suoi più importanti componenti, accompagnato dalla sua guardia del corpo. Perché i Vendicatori non esisterebbero se non ci fosse qualcuno a finanziarli: e da sempre questo qualcuno si chiama Tony Stark. Buongiorno, Mr. Stark, ci vuole spiegare come mai ha abbandonato il mondo della finanza?".
"Sa cosa mi piace di lei, miss McLaren? Che va subito dritta al punto. E comunque lo sa benissimo il motivo: per occuparmi di una persona a cui tengo molto. In ogni caso il mio non è stato un abbandono, lo veda piuttosto come un periodo di riflessione".
"Senta, in tutti questi anni non c'è stato mai nemmeno un momento in cui si è detto:'Basta, smetto di finanziare i Vendicatori'?".
"C'è stato più di un momento. Momenti dovuti però non a mancanze dei Vendicatori, quanto a mie colpe".
"Lei ha un fisico invidiabile: essendo circondato da tanti supereroi, ha mai pensato di entrarne a far parte?".
"Beh, sì, il pensiero mi ha attraversato la mente" sorride l' uomo.
"A quando la sua prossima finta morte?".
"Appena avranno ideato gli effetti speciali adatti".
"A quando la rivelazione del suo terzo figlio segreto?".
"Appena avrò scoperto qual è il secondo".
"Secondo alcuni tabloid, lei ha ancora problemi di alcolismo: cosa risponde?".
"No comment".
"Grazie. Iron Man, aspetti, non se ne stia in disparte. Come si può non intervistare uno dei fondatori del gruppo?".
"Teoricamente…" inizia Eddie March.
"È vero. Ci sono stati almeno tre predecessori prima di lei. Alcuni dicono che sono stati molto di più, non è così, Mr. Stark?".
"No comment".
"Un paio di questi predecessori sono impazziti. Forse il peso di essere la guardia del corpo di un uomo potente e nello stesso tempo di far parte degli Eroi più Potenti della Terra rischia di dare alla testa?".
"Sono certo che questo non accadrà a me. Sono un uomo molto più forte di loro". Poi Eddie guarda Tony, come a dire:"Spero di non averti offeso".
"Sa, Iron Man è stato notato in numerose città degli Stati Uniti e non solo. Significa che ha sviluppato il dono dell' ubiquità?".
"Beh… Sono semplicemente un uomo molto impegnato".
"Quando potremo rivedere i suoi fantastici pattini?".
"Al momento sono in laboratorio, pronti ad essere recuperati alla prima occasione propizia. Ma perché, c'era qualcuno che li apprezzava quegli aggeggi pacchiani?".
"Ehm…" tossisce Tony.
"Qual è la sua opinione di Tony Stark?".
"Le mie parole verranno bollate come ipocrite, ma io credo fortemente che sia una persona straordinaria, che ha fatto molto per questo paese".
"È stato anche un costruttore d' armi, però".
"Esatto, lo è stato. Ora non lo è più".
"Si può rimediare ai propri errori, sa, miss McLaren?" interviene Tony "Ora però io e Iron Man dobbiamo andare".
"Aspetti, Mr. Stark, un' ultima domanda: un dubbio che la gente si sta ponendo da più di un decennio. Come facevano le sue prime armature ad essere alimentate da dei transistor dal momento che i transistor non alimentano nulla?".
"Miss McLaren" fa Tony con voce cupa "Ci sono segreti che l' umanità è meglio non scopra".

12.45

"I supereroi mangiano? Sembra una domanda sciocca, probabilmente lo è, eppure non potete immaginare quante lettere ci arrivano in redazione che ci pongono questo quesito. Ebbene, ecco a voi la risposta. Davanti a me vedete una tavola, pronta ad essere invasa dalle migliori pietanze che Jarvis ed i cuochi al servizio del Palazzo riescono ad ideare. Questo è un momento di ritrovo per tutti i componenti del gruppo, un modo per smaltire le tensioni della mattinata. Ma sentiamo cosa si dicono…".
"Madame Viper?".
"Hydra. Madame Hydra".
"Ah sì, e pensare che l' ho anche affrontata una volta".
"Sai, mi manca il caro vecchio Melter. Aveva l' arma più inutile del mondo, ma era un avversario valoroso".
"Ho affrontato nell' ordine una truppa Hydra, i Cani da Guardia, i Figli del Serpente, ULTIMATUM, la ciurma del Teschio Rosso…".
"Avete sentito degli ultimi exploit dello Spezzabandiera? Ora sembra un uomo di pace…".
"Si vede che ha acquisito un po' di sale in zucca".
"Ma è Malizia o Malice?".
"Entrambe".
"Oh, T'Challa porge i suoi saluti…".
"Sai, mi piace il look di quella criminale, aspetta… si chiama forse Falena?".
"Eh sì, io c'ero quando i Signori del Male hanno incollato i piedi di tutta Manhattan al suolo. Ed è stata mia l' idea di chiamare Pete l' Uomo Colla".
"Uao, un qualcosa che ha avuto la precedenza sul tuo appuntamento dal parrucchiere".
"Sei proprio uno scemo, Ant-Man".
"Come staranno quelli sulla Costa Ovest? Dopo faccio una chiamata, dai".
"Jarvis, queste costolette sono deliziose".
"Robottoni lungo tutto il mondo? Come mai io non li vedo?".
"Dai, non ci credo che una volta hai sconfitto Abominio da solo!".
"Allora, nella classifica della figaggine (scusate il termine, ma io sono un ladruncolo che viene dalla strada) metto la Vedova Nera tra le supereroine e Powerhouse tra le supercriminali".
"Powerhouse? La conosci solo tu!".
"E dovresti vedere che chiap… Ehi, tu, via con quella telecamera!".
"Come avete potuto sentire, gentili telespettatori, sono discorsi speciali adatti a persone speciali".
O così almeno dovrà farlo sembrare.

14.36

"Occhio di Falco, lei è uno dei veterani del gruppo".
"Già, praticamente sono qui dall' inizio. E pensi che seguivo le gesta dei Vendicatori da ben prima che entrassi nelle loro fila".
"Ma i suoi esordi non furono proprio dei migliori".
"Esatto, venni scambiato per un criminale! Un criminale, si figuri un po'".
"Probabilmente non l'ha aiutata divenire l' amante della Vedova Nera a quei tempi".
"Amante, che parolona. Diciamo piuttosto… ok, amante va bene". Clint spera che la sua fidanzata non guardi il servizio. "Ma come potevo resistere? Quella donna è capace di scatenare i tuoi ormoni… capisce cosa voglio dire?".
"Onestamente no".
"Ehm, altre domande?".
"Quante e quali sono le sue frecce?".
"Oh, poche tutto sommato. Ho la freccia esplosiva, la freccia al gas lacrimogeno, la freccia adesiva, la freccia-rete, la freccia-cavo, la freccia elettrica, la freccia boomerang, la freccia al vibranio, la freccia accecante…".
"Ehm, d' accordo, per me sono sufficienti. Cosa dice delle voci secondo cui lei sia stato anche Golia un tempo?".
"E da cosa traggono origine queste voci?".
"Beh, ad un certo punto lei è sparito e contemporaneamente è apparso un nuovo Golia. Poi quando questo nuovo Golia è scomparso, è ritornato Occhio di Falco. Ed è accaduta la stessa cosa alcuni anni dopo".
"Ma anche se lo fossi stato… cosa cambia?".
"Sarebbe un bel colpo giornalistico".
"Ah, ed io che credevo chissà cosa".
"Capitan America ha detto che la stima profondamente. Lei cosa risponde?".
"Lo ringrazio, anch'io lo stimo".
"Non si sa molto della sua vita privata".
"Infatti è per questo che hanno inventato le identità segrete".

15.04

"Dovremmo esserci quasi, miss McLaren. Ecco!".
"Dove, signor War Machine?".
"Là. Non li vede quegli insetti giganti?".
"Forza, mio esercito!" grida un uomo "Conquistiamo questa città".
Due eroi intervengono prontamente. "Jan, chi è questo tizio?".
"Un criminale di mezza tacca, si chiama Locusta".
"E cosa fa?".
"Beh, controlla le locuste, suppongo. E le rende leggermente grandine… Il solito composto di sua invenzione. Comunque non sottovalutarlo, ha messo in difficoltà persino Hulk una volta".
"Allora a loro penso io. Tu occupati del criminale".
Wasp guizza rapidamente tra le locuste ed arriva di fronte ad August Hopper. Parte un raggio di vespa, ma il criminale lo evita con insospettabile agilità. "Puoi anche abbattermi, donna, ma nessuno fermerà le mie fedeli creature!".
"Ah sì?" esclama Scott Lang. Attorno a lui, chinate come in segno di devozione, vi sono le locuste giganti di Hopper.
"No, come ci sei riuscito?" si dispera costui.
"Beh, sai, non controllo solo le formiche…".
Janet Van Dyne interrompe ogni altra discussione centrando Locusta col suo raggio in mezzo alla fronte e mettendolo ko. "Beh, stavolta è stato facile". Contemporaneamente, le locuste tornano alle loro consuete dimensioni.
Scott Lang si china a raccoglierle. "Bisogna preservarle, non vorrei che qualche umano avventato le calpestasse!".
"Wasp! Ant-Man!".
"Ecco, come previsto".
"Sì, miss McLaren?" dice Wasp.
"Gentili telespettatori, ci troviamo di fronte ad una coppia storica della lotta al crimine: Ant-Man & Wasp".
"Eh sì, io e Hank facevamo faville".
"Vede più il suo ex marito ultimamente?".
"Sì, è tornato sulla Costa Est ed ha partecipato ad alcune nostre missioni, oltre ad aiutarci su un piano strettamente scientifico. Però non disdegna di guidare anche la branca Ovest: un uomo molto impegnato".
"Senta, fino a poco tempo fa lei si presentava in pubblico col viso pieno di lividi: e questo ci ha stupito considerato quanto lei tenga al suo aspetto. A cosa era dovuto quel suo atteggiamento?".
"Un temporaneo cambio di vedute. Temporaneo, appunto. Ma sono molto più bella così".
"Riveli una cosa ai nostri telespettatori: cosa significa essere la leader di un gruppo come i Vendicatori?".
"Significa un forte, quasi insopportabile stress. Perché oltre a questo devo anche occuparmi della mia azienda, che come ricorderete fino a poco tempo fa era sull' orlo del fallimento. Significa non dormire quanto vorresti, onestamente non mi faccio un sonno di otto ore da almeno undici anni. Significa dover ascoltare mille voci, mille idee e prestare ascolto ad ognuna di esse, anche e soprattutto a quelle con cui non ti trovi d' accordo. Significa stare sempre all' erta, perché non puoi mai sapere da dove arriverà il tuo nemico. Significa saper affrontare mille sfide giornaliere. E tutto questo non mi pesa, lo faccio con gioia".
"Perché? Chiunque altro impazzirebbe al suo posto".
"Ed infatti ci sono andata molto vicino ultimamente" pensa l' eroina. "Perché? Perché questo è ciò che sono: un Vendicatore".
"La ringrazio. Signor Ant-Man, pensa mai di seguire le orme del suo predecessore?".
"Beh, Hank Pym era uno scienziato" risponde Scott Lang "Il mio campo invece è l' ingegneria…".
"No, non parlo dal punto di vista professionale. Ma da quello… sentimentale".
"Ehm… che domanda indiscreta. Jan è una donna molto bella, ma… ecco… ho altri interessi". "Avrò mentito in modo convincente?" pensa.
"Come sarebbe a dire?" sbotta Wasp.
"Cioè?".
"Sarei solo 'molto bella'? Come minimo dovevi definirmi 'stupenda'". Poi ride di gioia e dà un breve abbraccio al suo compagno di squadra.
"Ora avrà capito, miss McLaren, perché siamo sempre in coppia. Nella lotta al crimine siamo imbattibili".
"Adoro questi dialoghi da reality show" sussurra Kenny Lock a Megan.

16.52

"Per contrastare le minacce che si presentano ogni giorno, occorre un costante allenamento. Ed è proprio qui, nella Stanza del Combattimento Simulato, che i Vendicatori affinano regolarmente le loro capacità. Oggi, per la prima volta nella storia, delle telecamere riprenderanno una loro sessione. Vediamo Songbird e Photon pronte ai nastri di partenza: verranno lanciate loro contro delle sfere che spareranno loro contro delle raffiche energetiche. Le due dovranno evitare gli insidiosi attacchi, e vediamo chi arriverà per prima a premere il bottone che interromperà l' allenamento".
"Mi raccomando, Photon" dice Occhio di Falco "Non utilizzare la tua forma energetica: questa sessione è volta a valutare le vostre capacità nell' evitare oggetti in volo".
"D' accordo, arciere" annuisce Monica Rambeau "Ora fai partire le danze".
"Ecco, la sfida è iniziata. Songbird fa comparire le sue ali cremisi, mentre Photon vola agilmente tra gli ostacoli. Ecco che partono i raggi… Ah, uno ha colpito di striscio Songbird alla spalla destra, Photon è in vantaggio. Ma ecco che Melissa Gold, con uno scatto inaspettato, si riprende, supera la sua compagna di squadra e… Sì, ce l' ha fatta! Abbiamo assistito a delle fantastiche manovre, gentili telespettatori e grazie a noi potrete ammirarle in tutta la loro gloria".
"Brava, Melissa" dice Monica Rambeau "È la prima volta che mi batti".
"Come hai potuto vedere, sto migliorando" ribatte lei.
"Tu sei già migliorata, Songbird" interviene Clint Barton "Ormai sei al top, non abbiamo più nulla da insegnarti".
"Un forte spirito di squadra" dice Megan McLaren "Ecco cosa rende i Vendicatori un gruppo unico nel panorama supereroistico".

17.25

"Gentili telespettatori, sono ora a fianco di Simon Williams, l' eroe noto come Wonder Man. Un eroe che però, come Occhio di Falco, ha iniziato col piede sbagliato".
"Sono stato solo una vittima delle circostanze: la mia ditta era fallita, io ero stato condannato per falso in bilancio ed accettai l' offerta da parte di Heinrich Zemo e dei suoi Signori del Male. Mi sottoposi così al trattamento di una, devo ammetterla, formidabile invenzione ideata da Zemo. Ne uscì l' uomo speciale che avete ora di fronte".
"E che andò inizialmente contro i Vendicatori".
"Dovevo essere un infiltrato, ma capii ben presto che non avrei mai potuto tradire quelle persone. Mi avevano accolto subito come uno di famiglia e, quando gli rivelai che senza un adeguato antidoto, i miei poteri mi avrebbero ucciso, iniziarono a prodigarsi per trovare una cura neanche dipendesse da questo la loro vita. Mi dimostrarono un affetto, una considerazione che nessuno fino a quel momento se non mia madre mi aveva manifestato: no, davvero non potevo tradirli. Sa che ho anche partecipato ad una missione accanto a loro prima di ribellarmi a Zemo?".
"Strano, nessuno ne è a conoscenza".
"Forse un giorno ve la racconterò".
"Lei è morto più volte, eppure è sempre ritornato indietro. Secondo alcuni è dovuto al fatto che lei è alimentato, mi perdoni il termine, da questa energia ionica. Una energia apparentemente inesauribile. Significa forse che lei, e le persone come lei, sono immortali?".
"Chi lo sa? Onestamente non ho mai cercato una risposta a questa domanda".
"Forse perché teme alla fine di rimanere solo? Senza più amici?".
Simon Williams non risponde. Megan continua:"Nell' ambiente circola la voce che lei stia per ritornare a svolgere un' attività imprenditoriale: può confermarla o…".
"Sì, è vero. Sto per rifondare a San Francisco le Williams Innovations: la ringrazio dell' occasione che mi dà per annunciare questo fatto che rappresenta una svolta non solo per me, ma spero anche per altra gente. È il miglior ritorno alle origini che potessi fare".
"Non teme di ricascare negli stessi errori?".
"Stavolta no, ho imparato fin troppo bene la lezione".

Da qualche parte. Il giorno dopo.

Una persona ascolta attentamente l' intervista, poi spegne la tv.
"Questa è davvero una notizia interessante" pensa "Ho appena trovato l' esca perfetta".

19.00

"Sta per scendere la sera sulla città che non dorme ed alcuni Vendicatori tornano a casa, a concedersi un meritato riposo dopo una giornata di fatiche".
"A domani, gente".
"Ciao, Falco".
"Ehi, Cap, che ne dici di una birra?".
"Melissa, conosco un negozio di abiti meraviglioso che è ancora aperto. Andiamoci subito".
"Mi aspetta una bella serata in compagnia della mia donna e del DVD di Casablanca".
"Sempre film recenti, eh?".
"Ragazzi, volete sentire l' ultima impresa compiuta dal vostro affezionato Everett Ross?".
"NO!".
"Ma la giornata è ben lungi dal definirsi conclusa" dice Megan.

19.54

"Oh, guardate chi è appena arrivata: Natasha Romanov, la Vedova Nera. Come mai a quest'ora?".
"Sono reduce da una missione all' estero" spiega la spia russa "Sono passata a dare un' occhiata".
"Lei, pur avendo fatto parte dei Vendicatori ed essendo stata in una occasione anche la loro presidente, è sempre stata considerata una sorta di lupo solitario".
"In effetti è così. Da sola sento di poter lavorare meglio: il che non significa che non possa mettere i miei servigi al servizio di un gruppo".
"Esatto: per conto dei Vendicatori ha rintracciato svariati perseguitati politici, religiosi, eccetera, in giro per il mondo. Perseguitati che ora vivono in pace in Slorenia. Cosa prova?".
"È una sensazione inspiegabile. Oltretutto mi ricorda molto quella che era la mia condizione di qualche tempo fa: anch'io ho disertato dal mio paese e per questo sono stata bollata come traditrice, come una donna da uccidere solo perché aveva osato pensarla diversamente dal sentire comune. E la storia infine ha dato ragione al popolo. Mi piace pensare che sarà così anche per quelle persone: adesso sono considerati da alcuni alla stregua dei peggiori criminali, ma un domani guideranno una nuova era, una nuova generazione che spazzerà il marcio che connota la vecchia".
"Ed il tutto grazie ad una tra le migliori spie".
"La prego, non una tra le migliori. La migliore".
"Un sondaggio tra i nostri telespettatori l'ha eletta come la supereroina più sexy del pianeta".
"I vostri telespettatori hanno decisamente un ottimo gusto. Spasiba".
"E sul versante privato? Come va? La Vedova Nera ha adocchiato qualcuno da mordere, forse un altro paladino della giustizia?".
"Paladino? Chissà, la vita è così piena di sorprese".
"Su, ci dica di più… Le hanno attribuito flirt con Occhio di Falco, Devil, Tony Stark, Capitan America, Capitan Ultra…".
"Pure con questo qua? D'accordo che sono passata in più letti di Mata Hari, ma adesso si esagera. Ora devo andare, però. Dasvidania".
"Sa che lei parla un ottimo e fluente inglese? Ormai il suo accento russo quasi non si sente più".
"E vorrei vedere… ormai risiedo negli Stati Uniti da più di dieci anni!".

20:20

"Questo può essere il momento più noioso della giornata" spiega Visione "Oppure il più emozionante: cala la notte e con essa possono presentarsi mille pericoli. A meno che i criminali decidano di prendersi un periodo di pausa… ed allora possiamo solo rimanere qui".
"Non ha un' abitazione?" chiede Megan McLaren.
"Per farci cosa? Non ho bisogno di cose materiali come una cucina, del cibo, un letto od un armadio pieno di vestiti. Mi basta stare qui, a cercare ogni notte di provare il brivido della conoscenza".
"Brivido?".
"Sì, leggere nuovi libri, analizzarli. Oppure vedere dei film, di qualsiasi genere. Ma nel corso della mia vita ho letto ormai più di un milione di testi".
"Può ripetere… per favore?". La voce di Megan è incredula.
"In tutte le lingue del mondo. Mi sono capitati anche alcuni testi scritti da culture aliene… veramente affascinanti. Eppure sento di non sapere tutto quello che devo sapere: c'è un libro od un film fondamentale per la mia esistenza, ma io devo ancora trovarlo. È questa ricerca che mi spinge ad andare avanti, a voler conoscere sempre più".
"Si potrebbe pensare che, con tutto il sapere che ha accumulato, lei sia un essere infallibile".
"È una affermazione che non corrisponde al vero: sono ben lontano dall' essere infallibile".
"Cercherebbe ancora di conquistare il pianeta, come ha fatto una volta?".
"Quello fu un tragico errore da parte mia, venni plagiato fin nel profondo. E guardi a cosa mi ha portato: ad essere smembrato ed a perdere l' amore di Scarlet".
"Le vuole ancora bene?".
"Come un amico, sì. Solo per questo, però. Nella vita a volte bisogna lasciarsi alle spalle certe cose, anche se ti fa male".
"Davvero non prova alcuna forma di invidia per Simon Williams?".
"Nessuna: l' invidia non fa parte del mio essere. E poi… posso sempre trovare qualcun'altra".
"Anche gli androidi possono amare".
"Sintezoide. Una esperta di supereroi quale è lei non dovrebbe commettere questi errori".
Megan sorride:"Ha ragione, mi scusi".
"Ha mai letto le opere di Schopenhauer?".

21.48

"Ci dica il suo nome".
"Ho avuto molti nomi, miss McLaren. Machine Man. X-51. Ma quello a cui sono più affezionato è Aaron Stack".
"Forse perché le dà una parvenza di umanità?".
"Forse. O forse perché mi ricorda il mio creatore, l' uomo a cui devo tutto".
"Come giudica un robot la società degli umani?".
"Dominata in gran parte dalla follia e dall' insensatezza. Ma spesso vedo sprazzi di luce, di speranza: mi piace pensare che un giorno questi conquisteranno uno spazio maggiore. Una volta io ho visto il futuro ed era angosciante: da quel giorno lotto perché nemmeno una parte di quel futuro si avveri".
"Si trova bene accanto ai suoi compagni umani? Oppure preferisce la compagnia di persone simili a lei quali Visione o Jocasta?".
"In entrambi i casi sono persone deliziose e squisiti interlocutori".
"Vorrebbe mai diventare umano?".
"Allo stesso modo in cui lei vorrebbe diventare un robot: dentro ognuno di noi c'è umanità. Diversamente, non staremo qui ora a discutere".
"Ma lei ha un obiettivo? Un fine?".
"Vivere".

23.29

"C'è bisogno di un intervento immediato" annuncia Jocasta.
"Qual è la fonte del problema?" chiede Visione.
"Quartiere di Harlem. Una casa popolare avvolta dalle fiamme. Persone ancora intrappolate all' interno".
"Me ne occupo io".
"Aspetti, Visione" lo chiama Megan "Vorremmo… Oh, merda, è già andato via. Sbrighiamoci, Kenny, rechiamoci sul posto. Chiamerò un mio contatto ai pompieri e mi farò dire dove si trova l' edificio in questione".
Sgommando alla massima velocità consentita, la giornalista ed il cameraman giungono infine presso la casa. I pompieri fanno fatica a sedare le fiamme, che hanno già fatto crollare una parte dell' edificio.
In quel momento risuona un grido. "La mia bambina! È ancora lì dentro! Oh, mio Dio!".
"Stia tranquilla, signora" la rassicura Visione "La salvo io".
Il sintezoide diviene intangibile ed entra così senza problemi nell' edificio devastato dall' incendio. Pochi secondi dopo, tuttavia, le fiamme completano la loro opera e fanno crollare quanto resta dell' abitazione. La donna che aveva chiesto aiuto grida ancora. I pompieri esortano tutti a stare indietro, mentre coi loro possenti getti d' acqua smorzano infine i focolai. Molti si disperano, in pochi minuti si sono ritrovati senza un tetto sopra le loro teste.
Ed infine, tra pire di fumo che si elevano fino al cielo, avanza lui: Visione. Tra le sue mani c'è la bambina. Sembra stia dormendo.
"Riprendi tutto, Kenny! Non perdere un solo fotogramma!" incita Megan.
"Quel tizio è fenomenale" commenta un pompiere "Ha salvato da solo più di dieci persone: non so dove starebbero ora senza di lui".
"C'è bisogno dell' intervento di un medico" smorza gli entusiasmi Visione "Questa bambina ha difficoltà di respirazione".
Subito alcuni infermieri presenti sul posto si avvicinano e caricano la sfortunata ragazza su una barella, mentre la madre le tiene la mano. Kenny Lock riprende tutto, fino a quando Visione non gli si piazza davanti.
"Ehi, dico…!" prova a protestare il cameraman.
"Nessuna delle riprese che avete fatto finora dovrà essere trasmessa" annuncia Viz.
"Ma perché?" interviene Megan "Mostra quanto i Vendicatori siano utili, come si distinguano dalla massa…".
"E mostra anche il dolore di una madre e la sofferenza di una bambina. Davvero ha bisogno di ricorrere a questi mezzi di bassa lega, miss McLaren? Lei è una giornalista competente, che sa parlare alla gente. Ci pensi: lascio a voi la scelta finale. Decidete voi cosa, nel corso di questa lunga giornata, è più degno di essere mostrato ai vostri telespettatori". Poi il sintezoide si volta verso la gente del quartiere. "State tranquilli, i Vendicatori si assumono il compito di ricostruire la vostra casa: la renderemo più bella e sicura di prima".
L' eroe viene accerchiato e ringraziato, infine si eleva in volo. Kenny Lock non smette mai di riprendere.
"Facciamo la chiusura" esorta Megan "Gentili telespettatori, in questo momento è scattata la mezzanotte: è terminata la nostra giornata al fianco degli Eroi più Potenti della Terra. Qualcosa di veramente indimenticabile, un' esperienza che spero di rivivere uno di questi giorni. Perché? Perché questi eroi mi infondono sicurezza, mi fanno sentire protetta anche quando sono lontana da loro. Ci sono gruppi come gli X-Men o i Fantastici Quattro che sembrano essere distanti, chiusi nelle loro torri d' avorio. I Vendicatori no, loro sono sempre a contatto con la gente, pronti ad intervenire: sono più vicini alle persone comuni perché tra le loro fila possono annoverare persone appartenenti ad ogni minoranza. Sarà per questo che, in questi ultimi anni, sono stati gli eroi più impegnati. Qui è Megan McLaren per la WJBP che vi augura la buonanotte".
Poi la donna si passa un dito sul collo e Kenny Lock spegne la telecamera. "Ed ora un paio di ore di sonno e poi subito in studio per il montaggio" pensa.

Alcune ore dopo.

"Ok, abbiamo messo tutto" dice Kenny "O meglio… quasi tutto. Manca quella scena con la bambina. Allora, Megan? La inseriamo?".
La donna ci pensa qualche istante, poi scuote la testa:"No. Visione ha ragione: non ricorriamo a questi mezzi da bassa lega tipici di una tv strappalacrime. Cancellala proprio quella scena. Però il fotogramma finale voglio che sia quello di Visione attorniato dalla gente di Harlem".
"Sì, direi che come chiosa sia la più adatta. Credi che il pubblico vorrà sorbirsi questo nostro special di due ore e mezzo?".
"Stiamo per scoprirlo".
Il montaggio viene completato ed il nastro passa al vaglio dei piani alti della rete televisiva, che dà l' assenso senza apportare alcuna modifica. E così due ore dopo…
"Cinque minuti alla diretta".
"Allora, gente" dice Megan al suo staff "Niente colpi di testa e vedrete che andrà tutto bene".
Poi tutti si danno le mani, augurandosi buona fortuna alla maniera televisiva. "Merda, merda, merda".

Il giorno dopo.

Lo squillo del telefono sveglia Megan McLaren, ansiosa di recuperare parte delle ore di sonno perse lungo la via. Un intento che dovrà essere rimandato, a quanto pare.
"Sì, pronto?".
"Megan!". È Kenny Lock. "Una notizia incredibile: abbiamo fatto 80 milioni di telespettatori!".
Quasi la giornalista scivola dal letto nel sentire questo. "Cosa?".
"Il 42% di share, il più alto mai registrato dalla nostra emittente. Hanno già programmato una replica e progettano di fare una seconda puntata con quel che rimane del nostro materiale. Ehi, credi che i Vendicatori ci concederanno un bis? Megan?".
"Scusa, Kenny, sono ancora impegnata a riprendermi dallo shock di poco fa. Senti… che ne dici di festeggiare?".
"Ok, dove?".
"Ti va di venire a casa mia?".
"Ho sentito cose terribili sul tuo modo di cucinare".
"Tutta invidia".
"Ehi, il presidente ti aspetta per congratularsi con te".
"Vengo".
E durante tutta la giornata, Megan riceve ringraziamenti e felicitazioni, anche da parte di colleghi di altre televisioni. Alla fine trova un biglietto sulla sua scrivania alla rete televisiva. C'è scritto:"Ottima trasmissione". Un sintezoide a volte ha il dono della sintesi.

Quella sera.

"Beh, davvero un' ottima cena, Woodward" dice Kenny "In quale ristorante ti sei servita?".
"Che scemo. Ho fatto tutto io".
"Non immaginavo si fosse fatto così tardi. Forse…".
Megan allunga una mano e la adagia su quella di Kenny. "Hai davvero così tanta fretta?".
"No" risponde lui quasi subito.
"Bene" sorride la donna "Così puoi aiutarmi a sparecchiare".
"Ah, dovevo saperlo che era un trucco".
I piatti, i bicchieri e le posate vengono lavate e rimesse al loro posto e la tovaglia ripiegata e risposta in un cassetto.
Kenny si risiede, sente i suoi piedi più pesanti. "Megan, è avanzato un po' di quel caffè?".
"Sì" risponde lei. Prende il bricco e si china per versarlo. Nel fare così Kenny non può fare a meno di notare la sua scollatura e ritrae lo sguardo, sperando di non essere stato visto. Non è così, ma Megan sorride.
"Scusami un attimo" dice poi la donna.
Va in camera sua. Si appoggia alla porta: c'è qualcosa che… Sì, si sente pronta per questo. Si sente pronta da molto tempo.
"Kenny?" chiama dopo circa un paio di minuti "Verresti qui un attimo, per favore?".
Il cameraman si alza, fitte di dolore che percorrono i suoi piedi. "Arrivo". Giunge davanti alla camera e bussa. "Posso?". Entra… ed il dolore scompare.
Megan è distesa sul letto, nuda a parte le sue mutandine di pizzo. Con le mani si copre i seni, come in una forma ultima di pudore. Il suo sorriso è più ampio.
Kenny Lock non è tipo da preliminari: si avvicina al letto e si mette a cavalcioni sullo stomaco della donna, stando comunque attento a non toccarla. Si china in avanti e le bacia il collo, poi risale su, al mento, alle ciglia, alla fronte. Infine discende, per assaggiare le sue labbra. Sente un sapore di fragola, gli piace. Le sue mani iniziano ad esplorare e toccano i seni di Megan, alla quale sfugge un gemito di piacere. Da quanto non provava una cosa del genere?
Kenny si toglie i vestiti, poi sfila le mutandine a Megan. Un' esclamazione gli esce spontanea:"Megan, ma… sei bionda dappertutto".
Lei ride, una risata piena di felicità. Si alza ed abbraccia Kenny, poi esplora il suo viso con decine di baci. Kenny aspetta che lei abbia finito, poi la riadagia sul letto. Alcuni istanti dopo il gemito di piacere di Megan diviene un piccolo grido.
Due giorni fa queste due persone erano affermate, celebrate. Eppure non si sentivano pienamente realizzate, mancava qualcosa alle loro vite. Hanno scoperto adesso cosa: la conoscenza reciproca. Forse è un caso che l' abbiano capito il giorno dopo essere stati a contatto coi Vendicatori, certo è che le loro strade si incroceranno spesso in futuro. Ma per il momento non ci pensano, tutti i loro pensieri sono ora fissi su quella che sarà la notte più bella della loro vita.

FINE

THE OFFICIAL HANDBOOK OF THE MIT UNIVERSE:
VENDICATORI
di FABIO VOLINO

Attuali componenti: Ant-Man (Scott Lang); Aracne (Julia Carpenter); Capitan America (Jeff Mace); Capitan Marvel (Genis-Vell); Crystal; Deathlok (Michael Collins); Falcon (Sam Wilson); Fante di Cuori (Jack Hart); Giant-Man (Hank Pym); Iron Man I (Tony Stark); Iron Man II (Eddie March); Jocasta; Machine Man; Nova (Richard Rider); Occhio di Falco (Clint Barton); Photon (Monica Rambeau); Quasar (Wendell Vaughn); Quicksilver (Pietro Maximoff); Scarlet (Wanda Maximoff); Sersi; Songbird (Adora); Sub-Mariner (Namor); Thunderstrike; Uomo Sabbia (William Baker); Vedova Nera (Natasha Romanov); Visione; War Machine (James Rhodes); Wasp (Janet Van Dyne); Wonder Man (Simon Williams)

Ex componenti: Firestar (Angelica Jones); Happy Hogan; Justice (Vance Astrovik); Stingray (Walter Newell); USAgent (John Walker)

Membri onorari: Edwin Jarvis; Rick Jones; Ringer (Anthony Davis); Steve Rogers; Thor

Collaboratori: Atlas (Erik Josten); Carbone (Charles Burlingame); Claire Voyant; Diamante Blu (Elton Thaddeus Morrow); Everett K. Ross; Fabian Stankowicz; Garvin Gears; Henry Peter Gyrich; Inger Sullivan; Miss America (Rachel Leighton); Scorpione d'Argento (Maria Santiago); Trottola (Delroy Garrett Jr.)

Base di operazioni: Palazzo dei Vendicatori, alias Villa Stark, 890 Fifth Avenue, Manhattan, New York; Slorenia

Prima apparizione: WorldWatch Annual 2000

Storia: Dopo il tremendo massacro di Ultron in Slorenia, nubi oscure si addensano sui Vendicatori: Visione entra a far parte di WorldWatch, un gruppo al servizio dell' ONU, mentre le dimostrazioni di protesta ad opera di Jonathan Tremont diventano sempre più intense. Ad approfittare della situazione è Machinesmith, che si infiltra al Palazzo per poi riuscire a distruggerlo. I Vendicatori non si perdono tuttavia d'animo e, dopo aver smascherato i piani di distruzione di Tremont, accolgono vecchi e nuovi componenti come Occhio di Falco, Songbird e il Fante di Cuori. Dopo l' attentato alle Torri Gemelle, però, il loro leader Capitan America decide di abdicare da tale ruolo: morirà apparentemente poco tempo dopo ed il suo posto verrà preso da un ragazzo di nome Jeff Mace, nipote del Patriota.
Wasp diviene la nuova leader e si accorge subito che, di fronte a minacce sempre più spietate, occorre un deciso cambio di rotta. Ma nulla può contro Henry Gyrich, che riesce a togliere ai Vendicatori tutti i privilegi governativi. Intento dell' agente governativo è screditare il gruppo ed in tal senso da dietro le quinte rifonda i Vendicatori della Costa Ovest, rendendo i vari eroi oggetto di marketing e sfruttamento. Poco dopo tuttavia, in seguito alla scoperta del Progetto Armageddon, Gyrich inizia a cambiare metodi. Contemporaneamente, lo SHIELD raduna gli ex Vendicatori dei Grandi Laghi: i Vendicatori non vedono questo di buon occhio e a tutt'oggi non hanno mai dato il benestare ai compagni di Mr. Immortal.
La crisi denominata Inferno² è la classica goccia che fa traboccare il vaso: Wasp crea l' Ordine, ampliando notevolmente le fila dei Vendicatori (giungendo a tutt'oggi a circa 30 componenti) ed utilizzando metodi più spietati e diretti contro il crimine. Strumenti fondamentali in tal senso sono la griglia energetica, capace di rilevare qualsiasi entità che entri nell' atmosfera terrestre, ed i dispositivi anti-possessione ideati da Tony Stark e Scarlet, talmente efficaci da resistere persino all' influsso del Modellatore di Mondi. Questo cambio di rotta porta però anche a scelte discutibili, su cui però nessuno avanza qualche protesta. Forse perchè le prime missioni contro Graviton, Nefaria e Ultron sono coronate da pieno successo.
Qualcosa inizia ad incrinarsi dopo la fine della cosiddetta Guerra Eterna: seppur sia stato sancito un trattato di pace tra Eterni e Devianti, alcuni Vendicatori ne ricavano tragiche esperienze. Sersi viene infatti violentata e Deathlok smembrato. Anche Wasp, preda di sevizie, comincia a divenire preda di un sottile attacco di follia. Visione, rientrato nei ranghi del gruppo dopo lo scioglimento di WorldWatch, intuisce che l'Ordine è una perversione dei Vendicatori ed inizia da dietro le quinte a fare dei cambiamenti.
Il primo di essi è quasi epocale: l' ONU infatti affida ai Vendicatori la gestione della Slorenia, perchè questa nazione torni al suo antico splendore. In questo paese trovano rifugio oltre ad alcuni sloreni sopravvissuti anche molti perseguitati politici, religiosi, ideologici. A sorvegliare la nazione pensano i Thunderbolts, un gruppo satellite rifondato per l' occasione.
Dopo uno scontro col Dr. Destino, i Vendicatori capiscono quale errore sia stato fondare l' Ordine e, seguendo le indicazioni di Visione (che diviene de facto il nuovo leader del gruppo), danno vita al Nuovo Ordine. La prima missione, consistente nel sottrarre Attilan a Ronan e ai Kree, è coronata da pieno successo.

Numeri significativi: Base distrutta da Machinesmith, Capitan America abdica dal gruppo (Vendicatori 1/11);
Wasp diviene la nuova leader (Vendicatori 12);
Morte apparente di Steve Rogers, Jeff Mace diventa il nuovo Cap (Capitan America & USAgent);
Gyrich rifonda i Vendicatori della Costa Ovest (WCA 1/2);
Lo SHIELD rifonda i Vendicatori dei Grandi Laghi (Vendicatori dei Grandi Laghi 1/3);
Smantellato il Progetto Armageddon (Avengers Icons 12/13);
Nasce l' Ordine (Vendicatori 22/26);
Rinascono i Thunderbolts (Vendicatori 29);
La Guerra Eterna (Vendicatori 35/42);
L' ONU affida la Slorenia ai Vendicatori (Vendicatori 43)
La nascita del Nuovo Ordine (Vendicatori 50)

FINE